Un anno normale ma solo in apparenza: bilancio e prospettive per la Protezione Civile

Il Consorzio Protezione Civile Regione Lugano Città ha presentato un bilancio delle attività svolte nel 2023 e, parallelamente, rivolto uno sguardo sul prossimo futuro, oggi, in occasione dell’annuale Rapporto Ufficiali tenutosi alla Sala Multiuso del Centro Cittadella. 

110 i partecipanti, con la promozione di 5 Ufficiali e 12 Sottufficiali e il proscioglimento di altri 3. L’anno che sta per concludersi è stato segnato da un’apparente routine, per la PCi Lugano Città come per la società. È stato, in realtà, un anno intenso, segnato da molte attività. Un anno nel quale la PCi Lugano Città si è fatta trovare pronta. Sia in termini generali, sia in situazioni puntuali. Con tempestività ed efficacia.

 

“Dopo gli impegni degli ultimi tre anni – ha sottolineato il Presidente della Delegazione consortile Alfredo Belloni, riferendosi in particolare all’emergenza COVID-19 e all’arrivo di profughi ucraini a causa della guerra – siamo ritornati a occuparci soprattutto dei preparativi. Consolidando il sistema di picchetto attraverso le convocazioni e i corsi, continuando con le esercitazioni a tema, svolgendo attività pratiche per la comunità e garantendo prontezza”. Riassumendo, la PCi ha mantenuto e consolidato i meccanismi di soccorso alla popolazione. “Il compito affidato alla nostra organizzazione”.

 

 

Il 2023 della PCi in cifre

 

Il 2023, come detto, è stato un anno intenso. Quadri e professionisti del Consorzio Protezione Civile Regione Lugano Città hanno prestato complessivamente 6.758 giorni di servizio, per un totale di 1.886 convocati. Venendo alle attività di compagnia, sono stati 17 i servizi. Due in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 4.070 giorni e 812 partecipanti. Quanto agli interventi di pubblica utilità, dalla pulizia dei sentieri al rifacimento della pavimentazione, passando per la pulizia di canaline, il rifacimento di scalini e ponti, l’abbattimento di alberi, i partecipanti sono stati 105 per un totale di 588 giorni.

 

Nell’ambito dell’istruzione, la PCi Lugano Città si è concentrata in particolare sulla messa a disposizione dei propri istruttori per i corsi impartiti al Centro di istruzione cantonale, per un totale di 148 giorni di servizio complessivi.

 

Non sono mancati, evidentemente, gli interventi a favore della comunità, con attività a sostegno del territorio e di manifestazioni come StraLugano, Bike Emotions e Casse di Sapone. Nel dettaglio, alla StraLugano sono stati impiegati 145 militi per un totale di 318 giorni, a Bike Emotions 116 militi per un totale di 261 giorni e, infine, alle Casse di Sapone 71 militi per 165 giorni.

 

Dopo l’emergenza pandemica, la PCi ha inoltre potuto offrire di nuovo il Campo Vacanza per gli anziani, lontano dalla città e dalla quotidianità. La meta, quest’anno, è stata Primadengo (Faido).

 

 

Gli aspetti politici

 

“Vorrei segnalare – ha proseguito Belloni – gli aspetti politici di alcuni problemi con cui la PCi è e sarà confrontata da qui ai prossimi mesi”. La strategia “Protezione civile 2015+”, in particolare, immaginava una riduzione degli effettivi anche attraverso una riduzione della durata dell’obbligo di servizio. Aumentando, parallelamente, la quantità di giorni di servizio. “Qualche dubbio, noi, lo avevamo ma invano abbiamo cercato di attirare l’attenzione, anche in sede cantonale. Il periodo pandemico ha confermato la necessità, per la nostra società, di avere a disposizione molte persone per periodi prolungati”.

 

L’introduzione della nuova Legge federale dal 1. gennaio 2021, con la riduzione del servizio a 12 anni complessivi, ha posto non poche sfide all’organizzazione. Tentativi, invero, sono stati fatti per migliorare la situazione attuale e le prospettive future. Ad esempio, prolungando a 14 anni il servizio e assicurando, contemporaneamente, un periodo transitorio fino a fine 2025. Questo, ha aggiunto Belloni, “per attenuare le conseguenze e cercare soluzioni, anche se molto parziali”.

 

La realtà, tuttavia, si annuncia persino peggiore rispetto a quanto preventivato. “A noi – ha concluso Belloni – spetta e spetterà sempre dare una risposta alle richieste di aiuto. La cittadinanza non accetterebbe mai che, pur di fronte a problemi oggettivi, noi tutti rinunciassimo al profilo pratico, collaborativo e solidale che ci ha sempre contraddistinti”.

 

Con il 2026 alle porte, insomma, “tutti noi dobbiamo confermare e moltiplicare gli sforzi”. Il tutto stimolando le autorità cantonali ad attivarsi presso la Confederazione e gli altri Cantoni.

 

 

Fra effettivi e costruzioni

 

La possibile penuria di militi, dal 2026 in avanti, è stata affrontata dal Comandante OPC Aldo Facchini. “Per la nostra regione – le sue parole – dal 1. gennaio 2026 potremmo dover contare su 550 militi. Considerando l’ipotesi peggiore, c’è il rischio di dover scendere a 450 militi. Una riduzione fra il 20 e il 40% degli effettivi, inevitabilmente, avrebbe conseguenze “sulla struttura organizzativa in funzione della condotta e dell’intervento”.

 

Detto degli effettivi, si pone il problema altresì delle costruzioni. Per la Confederazione, ha chiarito Facchini, “è un esercizio soprattutto finanziario”. La PCi Lugano Città sta analizzando la situazione e le necessità nelle seguenti categorie: impianti per la condotta della PCi, impianti per le formazioni della PCi, impianti per la condotta dei partner regionali, altri impianti necessari alla PCi in caso di catastrofe, altri impianti destinati alla popolazione, impianti cui si potrebbe eventualmente rinunciare.

 

Nei prossimi due anni, ha chiosato Facchini, la PCi Lugano Città dovrà anche intervenire per rinnovare parte del suo parco veicoli. Quello attuale, in parte, è risalente al 2005. Significa, in altri termini, che per la PCi si pongono questioni di manutenzione, di rispetto dell’ambiente e di sicurezza. “Attualmente, i furgoni raggiungono una media di 70 mila chilometri con punte di 100 mila e oltre”.

 

 

L’anno che verrà

 

Il sostituto comandante Christian Albeverio, infine, ha gettato uno sguardo sulle attività del prossimo anno della PCi Lugano Città. In previsione ci sono 67 servizi, per un totale di 9.684 giorni. A livello di manifestazioni, la PCi sarà presente a Bike Emotions, agli Harley Days, alla Festa Nazionale del 1. Agosto, alle Casse di Sapone e alla StraLugano.



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(sdt Pozzi Gioele)

Martedì 5 Dicembre 2023