Gentili Signore, Egregi Signori,
un primo concetto di protezione della popolazione ha visto la luce, in particolare nel nostro Paese, durante la seconda guerra mondiale. Allora ci si dovette infatti rendere conto che il peso dei conflitti bellici, ormai universalmente riconosciuti come le peggiori delle calamità, veniva subito non più dai belligeranti medesimi, ma soprattutto dalla popolazione purtroppo pressoché inerme.
Dopo una prima risposta operativa fornita con la creazione della cosiddetta Protezione aerea passiva, organizzata in forma militare, prima della fine delle ostilità si formarono le organizzazioni locali per la protezione aerea (o conosciute anche come Protezione civile blu); questo principio venne politicamente riconosciuto nel 1959 con un confacente articolo costituzionale, ed inserito finalmente in un’apposita Legge federale a partire dal 1962. Da allora, lungo un cammino costellato da numerose riforme e riorganizzazioni, frutto dell’evoluzione dei tempi, degli scenari di rischio e delle relative esigenze, la nostra come pure le altre Organizzazioni locali di Protezione civile (OPC) si occupano di questo compito su tutto il territorio della Confederazione.
Calamità ed altre situazioni di emergenza, come ad esempio un’inondazione, una pandemia, un terremoto o altri eventi tecnologici, naturali o bellici, possono verificarsi in ogni momento o in tempi brevissimi. Per proteggere la popolazione e le sue basi vitali, la Protezione civile (PCi) svolge molteplici compiti: assiste le persone in cerca di assistenza, mette a disposizione l’infrastruttura di protezione (costruzioni) ed i mezzi per la diffusione dell’allarme, protegge i beni culturali. Essa sostiene inoltre gli Organi di condotta e gli Enti partner della Protezione della popolazione, in particolare la polizia, i pompieri e la sanità pubblica. Oltre a ciò la PCi collabora strettamente con tutte le altre Organizzazioni di intervento/soccorso pubbliche e private come pure con i servizi tecnici delle Istituzioni locali del territorio giurisdizionale.
Nella loro azione le OPC non agiscono tuttavia in completa autonomia ma sono politicamente subordinate agli Organi Legislativi ed Esecutivi sovracomunali (regionali) di riferimento. Dal punto di vista tecnico/legale esse dipendono invece dall’Ufficio federale per la Protezione della popolazione e dal Dipartimento delle Istituzioni, sezione del militare e della Protezione della popolazione a livello cantonale, i quali prioritariamente emanano le direttive ed esercitano l’alta sorveglianza in materia.
Per svolgere i propri compiti ed affrontare le continue sfide con le quali anche la nostra OPC è confrontata, essa basa essenzialmente sulla milizia; l’OPC dispone attualmente di ca. 1500 persone chiamate regolarmente in attività per i normali servizi di formazione e/o ripetizione.
Dal 1. Gennaio 2017 la gran parte di esse, nel rispetto delle vigenti disposizioni legali, è attribuita ad una delle 5 compagnie d’intervento (precedentemente 9) il cui effettivo standard è di 220 militi circa, suddiviso tra Ufficiali, sottufficiali, e soldati (specialisti e non). Ognuna di queste unità fa capo ad uno o più impianti protetti (caserme), costruzioni sotterranee distribuite strategicamente sul territorio consortile. Il posto di comando regionale è situato in via Trevano a Lugano, sotto la Caserma del Corpo Civici Pompieri.
In caso di necessità le formazioni possono evidentemente essere chiamate in servizio in ogni momento, secondo il principio “effettivo adeguato all’intervento e per il tempo necessario”, e ciò per non gravare inutilmente di oneri e costi sia chi chiede l’intervento, sia chi finanzia l’OPC, ma pure i militi medesimi rispettivamente l’economia che deve sopperire alle indispensabili assenze di quest’ultimi.
A fianco della milizia vi è poi l’Ufficio regionale che, con i suoi 19 operatori professionali (apprendisti compresi), garantisce sull’arco di tutto l’anno tanto l’attività amministrativa e gestionale, quanto e soprattutto quella operativa legata all’organizzazione delle attività didattiche e di esercitazione, dei preparativi ricorrenti, e soprattutto degli aspetti connessi agli interventi. La sede consortile si trova a Lugano, quartiere di Cadro – zona Piano della Stampa, dalla quale è coordinata e diretta ogni mansione quotidiana svolta dalla Direzione e dai Servizi Amministrazione, Costruzioni, Istruzione e Logistica, ma anche quelle straordinarie.
Tutta la struttura ed il suo effettivo è quindi il risultato di un sano equilibrio tra gli obblighi Istituzionali del singolo Cittadino, le aspettative di sicurezza dei Comuni nel far fronte ai potenziali rischi che incombono sulla Comunità e le risorse a disposizione.
Vi ringraziamo per l’accesso al presente sito, riaperto nella sua attuale forma nel 2013, che vorremmo diventasse uno dei principali canali d’informazione dell’Organizzazione regionale, per meglio servire ed informare la popolazione in generale e l’utenza (militi) in particolare, evidentemente accanto all’insostituibile contatto diretto con i cittadini e le istituzioni grazie alla costante attività svolta sul territorio,
Cadro, 4.1.18
Cordialmente,
ten col Aldo Facchini
Comandante OPC